Rapporto energy manager FIRE 2018

rapporto energy manager 2018

La presentazione del rapporto FIRE sugli energy manager riferiti alle nomine 2017. Si nota un’ulteriore crescita degli energy manager, nominati sia da soggetti obbligati che volontari, delle figure con certificazione EGE e delle organizzazioni con ISO 50001. Sono inoltre riportati i risultati delle indagini sulle agevolazioni per le imprese energivore e sugli incentivi, che la FIRE ha condotto nel 2018.

Sono 2.315 gli energy manager nominati nel 2017 (1.564 da soggetti obbligati e 751 da soggetti non obbligati), ciò significa che rispetto agli anni precedenti continua il trend di crescita, che si aggira intorno al 6% in 4 anni per i soggetti obbligati e all’11% in 15 anni includendo anche le nomine di soggetti non obbligati. Questi alcuni dei dati emersi dal Rapporto che FIRE redige annualmente sulla figura professionale e che quest’anno contiene due indagini, una sugli incentivi e l’altra sulle agevolazioni per le imprese energivore.

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Gli energy manager in Italia: i dati del rapporto FIRE

Rapporto energy manager FIRE 2017

La presentazione del rapporto FIRE sugli energy manager 2017 mostra un ulteriore aumento delle nomine  effettuate ai sensi della legge 10/1991 e segnali positivi soprattutto per l’industria e il terziario, ad eccezione della P.A., che continua a essere largamente inadempiente.  Interessanti spunti vengono anche dall’indagine di accompagnamento al rapporto, che ha indagato aspetti quali i benefici non energetici, i sistemi di monitoraggio, industria 4.0 e alcuni strumenti collegati alla riqualificazione energetica degli edifici. 

Di seguito l’articolo pubblicato su Staffetta Quotidiana e la presentazione proposta all’incontro di presentazione del rapporto che si è svolto al MiSE.

L’efficienza energetica è il principale strumento disponibile per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Accordo sul clima di Parigi e dalle direttive comunitarie mirate alla riduzione delle emissioni climalteranti. L’uso intelligente dell’energia rappresenta anche un’occasione per le nostre imprese in termini di produzione di beni e servizi e di aumento della competitività, grazie allo sfruttamento dei benefici multipli che si accompagnano alla riqualificazione energetica di edifici e linee produttive.

Una figura determinante per cogliere questa opportunità è l’energy manager, che in Italia è legato alla legge 10/1991, che ne ha istituito previdentemente l’obbligo per i soggetti grandi consumatori di energia (industrie oltre i 10.000 tep di consumi primari annui e altri soggetti oltre i 1.000 tep). Dal 1992 la FIRE si occupa di gestire le nomine degli energy manager e di promuoverne il ruolo in base a un accordo a titolo non oneroso con il Ministero dello sviluppo economico. Vale la pena di ricordare che la nomina è annuale, va effettuata entro il 30 aprile attraverso la piattaforma web NEMO predisposta da FIRE, può essere effettuata anche da soggetti non obbligati.

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