Politica energetica fra 2030 e Leopolda

Renzi e l’Europa promuovono una politica energetica contraddittoria e ancorata a vecchie logiche basate sugli idrocarburi. Il futuro sarà anche l’inizio, ma il presente sa tanto di lontano passato.

Mentre scrivo Renzi sta tenendo il suo discorso alla Leopolda, e pochi minuti fa ha parlato di energia, di campi di idrocarburi in Mozambico, di tentativo del PD di ridare una politica energetica seria a Italia ed Europa. È uno dei primi temi che ha toccato e nei discorsi importanti non l’ha mai trascurato.

Tre giorni fa il Consiglio europeo ha scelto gli obiettivi al 2030 del nuovo Pacchetto clima-energia. Dal 20-20-20 si passa al 40-27-27, ossia alla riduzione del 40% delle emissioni climalteranti e all’aumento del 27% di fonti rinnovabili ed efficienza energetica (quest’ultimo nuovamente non vincolante, ripetendo l’errore del pacchetto precedente). Un risultato salutato come positivo solo da Governo e Confindustria.

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Certificati bianchi for dummies

La presentazione di Dario Di Santo sui certificati bianchi illustrata al convegno “Focus Certificati Bianchi:
strumento chiave per l’efficienza energetica” della Federazione Anima il 10 luglio 2014. Temi affrontati: gli aspetti chiave dello schema, la sua convenienza, come sfruttarlo, gli strumenti informativi e formativi messi a punto dalla FIRE.

Efficienza priorità politica, o così dovrebbe essere

L’intervista rilasciata a e7, il settimanale di Quotidiano energia sull’efficienza energetica alla luce del recepimento della direttiva europea e del D.L. 91/2014 sul contenimento della spesa energetica.

Pubblicato su: http://e7.quotidianoenergia.it/e7/e7del20140709/

Partiamo con una nota positiva. Questo decreto ha il merito di creare un quadro completo dell’efficienza energetica, che concettualmente aiuta ancor di più a mettere in evidenza questo settore giovando al mercato, in generale, e alla diagnosi energetica, in particolare.

Il provvedimento, però, qui si ferma. Al di là dei limiti intrinsechi della direttiva recepita (troppo pervasiva e ingombrante nel richiedere una grande mole di dati e nell’introdurre procedure troppo inutilmente complesse) al Governo è mancato il coraggio di andare oltre.

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Non toccate quel pannello

Mini-intervista sulla pagina Economia dell’Espresso del 19 giugno.

La rivista è disponibile cliccando qui.

La bolletta energetica costa troppo perle imprese medio-piccole? Ormai da tempoil premier Matteo Renzi ha promesso un provvedimento “spalma incentivi”, in grado di produrre un taglio dei costi pari al 10 per cento. L’idea è quella di spalmare l’incentivo promesso ai produttori dienergia fotovoltaica – e il loro relativo costo in bolletta – su 27 anni anziché sui 20 attuali, costringendo i tanti che hanno accettato la sfida di diventare produttori a rifare i conti necessari per rientrare degli investimenti iniziali. Dario Di Santo,presidente della Fire (Federazione Italianaper l’uso razionale dell’Energia), giudica però il provvedimento «poco sensato», perché non porterebbe alcun vantaggio sensibile e metterebbe in difficoltà chi lavora nel settore: «È vero che sono stati dati incentivi a casaccio negli scorsi anni, ma una misura retroattiva adesso non mi sembra saggia», dice. E aggiunge: «Vista la nostra dipendenza energetica dall’estero, non si può far altro che passare per una maggiore diffusione delle fonti rinnovabili».La battaglia è solo all’inizio.

Alcune sfide per l’efficienza energetica

Change leadership! Alcuni elementi sull’efficienza energetica presentati al Forum per l’efficienza energetica di Business international il 10 giugno 2014. La sfida è andare oltre l’idea di realizzare interventi dispersi, facendo dell’efficienza uno degli elementi fondamentali delle scelte dei decisori aziendali, come avviene già per la aziende leader nel mondo.

Atti su: www.businessinternational.it/Eventi/3291/Forum-Efficienza-Energetica-2014