Mentre andavo ieri in ufficio mi sono goduto famiglie di papaveri emergere sopra un campo di grano. La natura sa trovare modi molto eleganti e rispettosi per consentire ai vari esseri di trovare il proprio spazio vitale.
Anche noi uomini sappiamo farlo, talvolta anche meglio. Peccato che negli ultimi anni esercitiamo raramente quest’arte, troppo presi da pregiudizi, narcisismo e voglia di sopraffazione. Troppo tesi alla ricerca di consenso.
Ma chi l’ha detto che dobbiamo vivere per cercare il consenso? Perché non portare avanti ciò in cui crediamo e che sappiamo essere giusto, anche se costa fatica? Perché non provare ad ascoltare chi abbiamo di fronte e a trovare soluzioni condivise? E perché scrivere solo post e articoli corti perché la gente non legge? Dove andiamo così di fretta e cosa speriamo di ottenere?
Certo non produttività. Certo non relazioni. Certo non pienezza.
Abbiamo una repubblica, abbiamo libertà, abbiamo tanti modi per sfruttare al meglio entrambe. Auguro a tutti noi di riuscire a investire energie nel riuscirci!
Buona Festa della Repubblica!
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Il salto triplo dei certificati bianchi
Citazione nell’articolo pubblicato su Repubblica in cui si evidenziano i risultati raggiunti dallo schema dei certificati bianchi.
Nota simpatica. Interessante il sillogismo: rilasciati 28 milioni di TEE, 1 TEE corrisponde a 5.300 kWh circa, il risparmio conseguito da 28 milioni di TEE è pari a 5.300 kWh… Comunque al di là di qualche imprecisione legata al tecnicismo del tema per un non addetto ai lavori, l’articolo fa capire quanto si sia ottenuto grazie allo schema dei certificati bianchi.
Il Premio FIRE “Certificati bianchi per un’industria energeticamente efficiente” – che verrà assegnato nell’ambito della manifestazione Key energy – White evolution a Rimini – sarà un’occasione per toccare con mano i risultati raggiunti grazie allo schema e per evidenziare le problematiche emerse negli ultimi mesi in relazione alla presentazione delle proposte, al conseguimento dei titoli e ai controlli. Problematiche descritte nella newsletter FIRE n. 16/2014, che meritano attenzione immediata onde evitare ripercussioni negative sugli operatori e sullo schema in generale.
Di seguito l’articolo, disponibile anche su questo link.