Nessun impianto è per sempre, neanche il fotovoltaico

produzione fotovoltaico 2016 GSE

Il fotovoltaico è destinato a svolgere un ruolo crescente in termini di generazione elettrica, grazie alle caratteristiche che lo rendono facilmente utilizzabile: flessibilità nell’utilizzo (tetti, coperture parcheggi, in facciata, sul terreno, etc.), facilità di installazione, tecnologia statica (vantaggi nella manutenzione), prestazioni misurabili agevolmente, soluzione semplice da comprendere dai vari stakeholder, ampio potenziale. La progressiva riduzione dei costi dei componenti ha reso il fotovoltaico una delle rinnovabili più competitive rispetto alla generazione tradizionale. D’altra parte, si tratta di una soluzione recente in termini di applicazione diffusa, che deve ancora dimostrare la tenuta nel tempo. A tale proposito, i dati disponibili sull’andamento negli ultimi anni della produzione mostrano un risultato chiaro-scuro: se gli impianti realizzati prima del 2010 mostrano prestazioni in linea con le attese, quelli costruiti successivamente, in particolare fra 2011 e 2012, evidenziano delle criticità, soprattutto in alcune regioni (e senza un legame con l’insolazione). Da qui l’invio ad approfondire le ragioni alla base di queste differenze, in modo da garantire performance ottimali, nell’articolo scritto con Giuseppe Tomassetti e pubblicato su Staffetta Quotidiana.

Detto come nel titolo può sembrare banale, ma il continuo confronto nel settore energetico fra fonti fossili, che, per definizione, finiranno, e fonti rinnovabili che, sempre per definizione, saranno sempre disponibili, rischia di portaci fuori strada. Infatti “sappiamo” che, lasciando da parte la loro fine, l’uso delle fonti fossili rischia di riportare la terra a condizioni non compatibili con la vita degli umani, così come “sappiamo” che gli impianti che utilizzano le fonti rinnovabili hanno una loro vita utile piuttosto breve, vuoi per il fatto di non essere mature (quindi il potenziamento dopo un certo periodo è spesso più conveniente del semplice adeguamento), vuoi perché la loro gestione non è sempre ottimale.

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