Mentre andavo ieri in ufficio mi sono goduto famiglie di papaveri emergere sopra un campo di grano. La natura sa trovare modi molto eleganti e rispettosi per consentire ai vari esseri di trovare il proprio spazio vitale.
Anche noi uomini sappiamo farlo, talvolta anche meglio. Peccato che negli ultimi anni esercitiamo raramente quest’arte, troppo presi da pregiudizi, narcisismo e voglia di sopraffazione. Troppo tesi alla ricerca di consenso.
Ma chi l’ha detto che dobbiamo vivere per cercare il consenso? Perché non portare avanti ciò in cui crediamo e che sappiamo essere giusto, anche se costa fatica? Perché non provare ad ascoltare chi abbiamo di fronte e a trovare soluzioni condivise? E perché scrivere solo post e articoli corti perché la gente non legge? Dove andiamo così di fretta e cosa speriamo di ottenere?
Certo non produttività. Certo non relazioni. Certo non pienezza.
Abbiamo una repubblica, abbiamo libertà, abbiamo tanti modi per sfruttare al meglio entrambe. Auguro a tutti noi di riuscire a investire energie nel riuscirci!
Buona Festa della Repubblica!
Tag: libertà
Libertà di stampa e vagoni in cambio di referendum
In Italia la libertà di stampa è assicurata, se si intende la possibilità di recarsi in tipografia e stampare un proprio libello. Se però parliamo di libertà di espressione e di discussione assistiamo a un continuo degrado della situazione. Secondo la classifica appena stilata da reporters sans frontières occupiamo un formidabile settantasettesimo posto su 180 Paesi, avendo perso quattro posizioni rispetto all’anno precedente.
Per la verità nella definizione del punteggio l’associazione giornalistica tiene conto anche della Città del Vaticano, che è un altro Stato, per quanto integrato nel nostro. Ciò premesso, incidono sulla valutazione le minacce o aggressioni subite da giornalisti, specie se impegnati negli scandali sulla corruzione o sulla malavita, così come i procedimenti giudiziari in corso collegati alle attività da essi svolte.