Politiche per riqualificare gli edifici

mappa comunità energetiche

Si è parlato della nuova direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici e di opportunità di intervento al convegno sulle politiche per riqualificare gli edifici organizzato da FIRE in collaborazione con GBC Italia e il Coordinamento FREE. L’obiettivo è promuovere un piano di ristrutturazione ampio per gli immobili. Una grande opportunità di investimento per rilanciare il settore delle costruzioni, migliorare i nostri immobili sotto il profilo energetico, ambientale, della sicurezza e della salubrità. Nella mia presentazione parlo delle politiche esistenti per la riqualificazione degli edifici e delle modifiche in discussione a livello comunitario.

Negli ultimi giorni si è molto dibattuto, come al solito anche a sproposito, della proposta di modifica della direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici in discussione a Bruxelles. In particolare ha destato dibattiti accesi la previsione di riqualificare obbligatoriamente tutti gli immobili – a parte alcune eccezioni – entro il 2030 in classe E ed entro il 2033 in classe D. Si passa da chi ha dipinto ciò come una patrimoniale, il che non ha senso, trattandosi di investimenti che oggi possono avere un tempo di ritorno inferiore ai dieci anni con gli incentivi disponibili. D’altra parte nel nostro Paese, caratterizzato da fasce climatiche molto diverse e un parco edifici che spazia da quelli medievali a quelli realizzati fra gli anni Sessanta e Settanta, non prevedere esenzioni per gli edifici in zona climatica A, B e C e per quelli antichi, seppur non di pregio storico-architettonico, non avrebbe senso.

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Efficienza energetica negli edifici e nuove direttive

riqualificazione energetica edifici

Negli ultimi mesi sono state pubblicate le nuove direttive sulla prestazione energetica degli edifici, sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili. Non solo intervenire sul parco immobiliare diventa una priorità, ma il nuovo pacchetto di direttive comunitarie introduce interessanti novità. La presentazione, tenuta alla conferenza della Fondazione Megalia, ne riassume i punti fondamentali, insieme alle principali sfide legate alla riqualificazione energetica degli edifici.

Con riferimento al settore degli edifici, il Pacchetto clima ed energia della Commissione europea al 2030 si fonda sui seguenti elementi:

  • strategie nazionali da definirsi per avere al 2050 un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza;
  • settori non-ETS chiamati a contribuire in modo rilevante agli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti;
  • prima l’efficienza energetica come criterio decisionale;
  • contrasto della povertà energetica;
  • aumento dell’efficienza energetica a livello UE del 32,5% e per ogni Stato Membro dello 0,8% annuo.
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EPC: contratti per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici

contratto EPC immagine (c) FIRE

Negli ultimi mesi ho collaborato con l’EASME – l’agenzia della Commissione Europea che gestisce diversi programmi in settori quali l’innovazione, l’energia e l’ambiente – per la realizzazione dei Sustainable Energy Investment Forum, una serie di iniziative mirate a facilitare il finanziamento dei progetti di riqualificazione energetica degli edifici. Si tratta di una priorità, in particolare in ottica obiettivi al 2030, che richiede azioni forti per essere tradotta in azioni efficaci. Le tavole rotonde organizzate nel 2018 e 2019 sono state molto interessanti, e invito chi lavora in questo ambito a visionarne gli atti. Non solo le presentazioni, ma soprattutto i resoconti dei gruppi di lavoro. Di seguito riporto un documento di supporto relativo all’EPC per la riqualificazione degli edifici pubblici, gruppo che ho moderato nei due incontri citati. L’idea era quella di inquadrare l’EPC per la P.A. nel nostro Paese e di indicare alcune proposte di miglioramento del quadro al contorno.

Premessa

La riqualificazione del parco immobiliare rappresenta una priorità per ragioni che comprendono la resistenza ai terremoti, la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni, la salubrità degli ambienti. Dal punto di vista economico gli investimenti da sostenere sono consistenti e caratterizzati da tempi di ritorno lunghi, ragione per cui lo sviluppo del finanziamento tramite terzi in questo contesto risulta fondamentale. Nel caso della Pubblica Amministrazione questo risulta ancora più vero, vista la scarsa disponibilità di risorse e i vincoli collegati al Patto di stabilità. 

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