I TEE e il rispetto pedissequo delle leggi

sentenza TAR contributo tariffario TEE

La recente sentenza del TAR della Lombardia in accoglimento del ricorso presentato da alcune imprese di distribuzione fa venire meno il cap introdotto dal D.M. 10 maggio 2018 sul contributo tariffario nel meccanismo dei certificati bianchi. Una questione in più per uno schema già gravato di problemi. La sentenza merita di essere letta, in quanto esempio di contorsioni all’italiana sulla forma delle cose, con buona pace della sostanza. Resterà da vedere cosa succederà sul mercato dei titoli in attesa della definizione di nuove regole da parte dell’ARERA. La speranza è che prevalga il buon senso e che la politica si decida a porre la giusta attenzione allo schema dei TEE.

Articolo pubblicato su Staffetta Quotidiana.

Il meccanismo dei certificati bianchi ha le sue pene da affrontare, fra la carenza dei titoli sul mercato, l’offerta che stenta a riprendersi, la riduzione della trasparenza dei dati pubblicati (e.g. quanti PC sono stati presentati ed approvati? Perché non ci è dato saperlo con dati aggiornati mensilmente?), le difficoltà dei distributori obbligati chiamati a subire un passivo in bilancio senza sostanzialmente poter compiere azioni per evitarlo, un contenzioso incredibile legato a percentuali di verifiche con esito negativo che lasciano attoniti, etc.

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TEE: il nuovo contributo tariffario

delibera AEEGSI 435-17

Uno degli effetti delle nuove linee guida sui certificati bianchi, di cui ho parlato al convegno organizzato da Federchimica a Milano, è la revisione delle regole di definizione del contributo tariffario che spetta ai distributori obbligati a copertura delle spese sostenute per partecipare allo schema dei TEE. Di seguito offro una sintesi della delibera AEEGSI 435/2017/R/efr del 15 giugno scorso, oltre alla mia presentazione sulle nuove linee guida del meccanismo. 

Il meccanismo dei certificati bianchi vede i distributori elettrici e del gas naturale con più di cinquanta mila clienti nel ruolo di soggetti obbligati. Essendo imprese regolate, in quanto gestori delle rispettive reti, lo schema dei TEE prevede un contributo tariffario per la copertura di una parte dei costi sostenuti da tali soggetti per la partecipazione al meccanismo. Nel 2014 l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico aveva modificato le regole per la determinazione del contributo, in precedenza collegato all’andamento dei prezzi di un paniere di beni energetici, collegandolo al prezzo medio del mercato spot nell’anno precedente.

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