Lo schema dei certificati bianchi sta attraversando una fase critica, che rischia di portarlo al collasso, nonostante le aspettative di potenziamento e semplificazione contenute nella Strategia energetica nazionale appena varata. Non si tratta tanto e solo di un problema di prezzo dei certificati bianchi, al centro dell’attenzione mediatica nell’ultimo anno, quanto del venire meno delle condizioni che ne consentono un funzionamento ottimale.
Di seguito un articolo pubblicato su L’Astrolabio, la newsletter degli Amici della Terra.
Il meccanismo dei TEE è nato come meccanismo di mercato, in grado di promuovere la crescita del mercato dell’efficienza energetica (diffusione know-how fra i tecnici e sensibilizzazione dei decisori aziendali alle opportunità legate all’efficienza energetica, capitalizzazione e qualificazione degli operatori, raccolta di dati e informazioni sulle trasformazioni di mercato da parte di GSE, ENEA e RSE, etc.) e la realizzazione degli interventi più interessanti da parte delle imprese. Il meccanismo ha inoltre consentito la contabilizzazione dei risparmi energetici addizionali a costi contenuti, grazie alla capacità di selezionare in maniera tecnologicamente neutrale i progetti con migliore costo-efficacia.