Quali proposte per lo schema dei certificati bianchi?

proposte per certificati bianchi

Lo schema dei certificati bianchi si trova notoriamente in difficoltà serie da alcuni anni. Difficoltà aggravatisi dopo la crisi delle frodi emersa nel 2017, ma legate anche alle scelte prese nel corso degli anni, tutte di tipo limitativo rispetto alle condizioni vigenti alle origini. Eppure il Piano nazionale integrato energia e clima continua a prevedere un ruolo importante per questo meccanismo in ottica 2030. Ruolo che non sarà possibile giocare senza interventi consistenti. Confindustria, con la collaborazione di FIRE, ha predisposto un documento di proposte per lo schema dei certificati bianchi. Proposte pensate per cercare di rilanciarlo. Ne ho illustrato i punti fondamentali nell’intervento al webinar Confindustria-FIRE tenuto il 29 luglio.

Di certificati bianchi mi è capitato di parlare spesso. Per cui chi mi segue ha avuto la possibilità di seguire l’evoluzione di questo meccanismo, fra alti e bassi. Sebbene non concordi con chi ritiene che una volta fosse tutto rose e fiori e ora tutto negativo, è evidente che c’è stata un’involuzione. Le ragioni si possono trovare sia nel contrasto fra obiettivi crescenti e regole sempre più restrittive, sia nelle truffe, sia in una gestione non sempre ottimale.

La situazione attuale richiede una revisione degli obiettivi nel breve periodo, ma soprattutto un intervento deciso per ridare slancio all’offerta e consentire di tornare a definire obiettivi crescenti successivamente. Le possibilità non mancano e, come accennato, ne ho parlato di frequente. Nell’ultimo anno ho collaborato con il gruppo di lavoro di Confindustria per definire un documento di proposte articolato e, si spera, convincente per orientare le scelte del Ministero dello sviluppo economico.

Nel gruppo di lavoro erano rappresentati sia la domanda, ossia i distributori di elettricità e gas, sia l’offerta, ossia imprese ed ESCO. Soggetti con obiettivi molto diversi, ma che hanno collaborato per cercare soluzioni alle attuali problematiche. Il risultato della mediazione è un documento di proposte per lo schema dei certificati bianchi scaricabile al seguente link, insieme alla registrazione di tutto il webinar. Il documento contiene peraltro anche un’analisi dello schema, che in sostanza è una rielaborazione e ampliamento in Italiano del mio paper dello scorso anno.

Di seguito il video della mia presentazione, che sintetizza le principali proposte per lo schema dei certificati bianchi definite nel documento Confindustria-FIRE.

Ne approfitto per augurare a tutti una serena pausa estiva. Il periodo rimante complicato sia per l’emergenza Covid-19, lungi dall’essere superata, sia per il dannoso scontro in atto fra partiti e fra istituzioni centrali e regionali sulla gestione della pandemia. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno, visto che è evidente sia che le responsabilità sono diffuse (e non limitate solo alle istituzioni), sia che nessuno ha ricette magiche, sia che solo collaborando si può sperare di fare qualcosa di buono.

Collaboriamo per le piccole cose come i certificati bianchi. Collaboriamo per costruire un futuro positivo. Questo è a mio avviso quello che dovremmo cercare di fare. Ed è bene riposarsi un po’ e ricaricarsi per riuscirci, anche semplicemente staccandoci dal quotidiano, nel caso in cui non ci riesca di andare in posti lontani.

Buone ferie!