Nuove regole nomina energy manager: intervista su Energymanagernews

L’intervista rilasciata a Energymanagernews sulle novità legate alle nuove regole per la nomina dell’energy manager.

Disponibile su: www.energymanagernews.it.

Lo scorso dicembre il ministero dello Sviluppo economico ha emanato una circolare con la quale si cambiano le modalità per la nomina degli energy manager. Abbiamo chiesto a Dario Di Santo, direttore della Fire (la Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia, che gestisce le nomine e dunque l’elenco ufficiale di questi professionisti) cosa implica questa novità.

Cosa cambierà con l’informatizzazione della procedura di nomina decisa dal Ministero?

La novità porterà alle aziende dei semplici benefici concreti. Con la piattaforma informatica accessibile via Web che ci sarà dal 2016 – mentre per quest’anno sarà obbligatorio usare la Pec – sparirà la seccatura di inviare fisicamente una raccomandata, sostituita da una domanda in forma elettronica. Questo consentirà tra l’altro di ottenere una risposta immediata. Inoltre, se ci fosse un errore di compilazione si potrà rimediare in modo più semplice. Quanto alla Fire, la circolare ci consente finalmente di informatizzare il flusso, e questo significa che potremo concentrare più risorse nelle attività di produzione, per esempio, di dati di sintesi, e in generale potremo essere più vicini alle esigenze degli energy manager. Ci libereremo insomma di oneri amministrativi migliorndo invece la gestione della banca dati e il sistema di statistiche.

In cosa consisteranno i maggiori controlli effettuati da Fire e dal Gse sulle nomine?

Sarà verificato che effettivamente nell’azienda che ha sottoscritto la dichiarazione e ha inviato la nomina questo fatto sia accaduto. Inoltre sarà controllato che la nomina sia arrivata entro la scadenza giusta. Si tratta di un problema che esiste e che non è più secondario perché il rispetto dei tempi previsti è condizione per l’accesso ai Certificati bianchi. L’informatizzazione ci consentirà di provvedere per tempo agendo sui soggetti che non hanno ancora effettuato la nomina.

Anche il nuovo obbligo sulle dichiarazioni dei consumi è una novità importante.

Tutte le imprese che nominano un energy manager devono dichiarare i propri consumi: questo finora era facoltativo, ora invece è obbligatorio; inoltre devono farlo distinguento le varie fonti energetiche (elettricità, gas, Gpl eccetera). I dati non saranno resi pubblici, ma serviranno per fornire statistiche migliori e, quindi, serviranno a tarare meglio le politiche energetiche. Ciò che conta non è il consumo del singolo ma i trend globali: non dimentichiamoci infatti che in questo bacino ricadono tutti i soggetti energivori.

Potrebbe arrivare l’attesa “svolta” per l’importanza della figura dell’energy manager in Italia?

Noi lo speriamo e lavoreremo con le associazioni e i soggetti istituzionali per sensibilizzare sempre di più sull’importanza di questa figura, per esempio vogliamo fornire delle “linee guida” su come inquadrarla al meglio nelle aziende. Poter contare su una rete di bravi energy manager è una leva di sviluppo e ha rispercussioni sull’intera filiera dell’efficienza. Non è detto che queste novità bastino, ma sicuramente aiutano, l’informatizzazione ci consentirà di sviluppare strumenti nuovi anche dal punto di vista comunicativo e potenziare la partecipazione.