Nell’ambito del progetto Transparense, che ha come partner italiano Habitec, sono stati avviati tre gruppi di lavoro mirati a offrire soluzioni per diffondere i contratti di rendimento energetico a livello europeo. In particolare uno è dedicato ad offrire indicazioni per la redazione di un codice di condotta sui contratti EPC, uno agli strumenti finanziari e il terzo, di cui mi è stato affidato il coordinamento, a come superare le barriere esistenti. Di seguito un’intervista e una sintesi delle barriere emerse nel primo incontro.
Sintesi disponibile su: www.canaleenergia.com
Fra le barriere emerse e le possibili soluzioni un primo punto fermo è la necessità di diffondere conoscenza e creare cultura, aspetto su cui peraltro FIRE insiste da anni. Collegati a questo tema si possono considerare i seguenti aspetti:
- campagne di informazione (dalla scuola primaria ai corsi specialistici, con vari livelli di comunicazione per tenere conto dei differenti target) e formazione;
- promozione delle diagnosi (conto termico, fondi strutturali, programmi BEI);
- aggregazione di enti piccoli e medi, al fine di superare i limiti legati alla mancanza di una struttura e di rendere disponibili strumenti finanziari e programmi di finanziamento come quelli della Banca europea degli investimenti;
- sviluppo di modelli di business alternativi, come fornitori di energia o cooperative locali per agire efficacemente sui piccoli soggetti pubblici e privati;
- necessità di rispondere contestualmente a competenze tecniche, amministrative e economico-finanziarie;
- nomina dell’energy manager, anche per consorzi o aggregazioni di enti singolarmente non sottoposti all’obbligo, considerando l’importanza di questa figura nel dialogare con le varie funzioni delle aziende e degli enti e nel fare da tramite fra di esse (la nomina tra l’altro è largamente disattesa nel settore pubblico, per cui si suggerisce di provvedere in tal senso ai soggetti inadempienti);
- importanza di una diagnosi codificata e finalizzata all’EPC, al fine di renderla confrontabile fra edifici ed enti diversi;
- importanza della qualificazione degli operatori e della certificazione (anche in vista della qualificazione degli auditor energetici);
- necessità di agire sulle attitudini e le consuetudini dei dipendenti delle organizzazioni, inserendo campagne per la diffusione e l’utilizzo di queste pratiche nei contratti EPC.
In generale si riscontra una complessità amministrativa penalizzante ed una legislazione inadeguata e contraddittoria (si pensi, tanto per fare un esempio, a questioni come l’IVA al 10% sui contratti di servizio energia). Occorre fare una ricognizione dei problemi e proporre degli adeguamenti puntuali. L’auspicio è comunque che il processo di rinnovamento in atto a livello politico e legislativo porti verso i testi integrati, come ad esempio fa l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e i servizi idrici per i suoi provvedimenti.
L’accesso agli incentivi è un altro tema che si impone come prioritario. Su questo fronte occorrerà rivedere alcune procedure del conto termico. Ad esempio potrebbe essere utile ragionare su diagnosi energetiche finanziate a parte, tempistiche sulla prenotazione per la P.A. adeguate e deroghe per contratti pre 2008 per riuscire a utilizzare lo schema nei contratti che non prevedevano misure dell’energia.
Fra le barriere nel settore pubblico si cita infine il processo decisionale, che risulta essere inadeguato per via di diversi fattori, fra cui l’operatività gestionale collegata alle alternanze politiche, la dispersione delle responsabilità funzionali e normative e l’eccessivo numero di istituzioni coinvolte su alcune tematiche. Sarebbe utile avere linee guida adeguate e riconosciute sui contratti EPC (su cui peraltro già si sta lavorando).
Potrebbe essere utile attivare dei meccanismi che facilitino il ricorso a modalità di appalto non standard (in genere più adatte alla riqualificazione degli edifici, ma fermate dalla scarsa conoscenza e dall’assenza di incentivi ad usarle), e il coinvolgimento del privato nella gestione dei patrimoni pubblici.
Per approfondimenti, oltre ai post indicati di seguito, segnalo anche i seguenti link:
- Guida ai Contratti di Prestazione Energetica negli Edifici Pubblici
- Indagine conoscitiva sulla diffusione e applicazione del finanziamento tramite terzi (FTT) e dei contratti a prestazione energetica garantita (EPC) negli edifici della Pubblica Amministrazione
- Executive summary studio sulle ESCO
- Soluzioni regolatorie per le barriere non-economiche alla diffusione dell’efficienza energetica in Italia nell’uso dell’elettricità – Executive Summary