Efficienza energetica negli edifici e nuove direttive

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Negli ultimi mesi sono state pubblicate le nuove direttive sulla prestazione energetica degli edifici, sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili. Non solo intervenire sul parco immobiliare diventa una priorità, ma il nuovo pacchetto di direttive comunitarie introduce interessanti novità. La presentazione, tenuta alla conferenza della Fondazione Megalia, ne riassume i punti fondamentali, insieme alle principali sfide legate alla riqualificazione energetica degli edifici.

Con riferimento al settore degli edifici, il Pacchetto clima ed energia della Commissione europea al 2030 si fonda sui seguenti elementi:

  • strategie nazionali da definirsi per avere al 2050 un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza;
  • settori non-ETS chiamati a contribuire in modo rilevante agli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti;
  • prima l’efficienza energetica come criterio decisionale;
  • contrasto della povertà energetica;
  • aumento dell’efficienza energetica a livello UE del 32,5% e per ogni Stato Membro dello 0,8% annuo.

Fra gli elementi più interessanti della nuova direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD III) segnalo in particolare l’attenzione ai benefici non energetici (benessere termoigrometrico, sicurezza antincendio, antisismica, etc.), l’integrazione con la mobilità elettrica e la spinta verso l’adozione di sistemi di automazione e controllo per migliorare il grado di intelligenza degli edifici.

L’altra novità di rilievo è l’attenzione data alle prestazioni effettive, dando maggiore spazio ai consumi di energia (che potranno anche essere raccolti nelle banche dati degli attestati di prestazione energetica, gli APE). Anche il fabbisogno energetico dovrà essere valutato in modo da riflettere maggiormente le prestazioni reali e da tenere conto di tutti i sistemi tecnici (ossia di tutti i dispositivi che consumino, gestiscano o producano energia).

A ciò si aggiunge quanto previsto dalle direttive sull’efficienza energetica (EED II) e sulle FER (RES III). In particolare si sfrutteranno ancora di più le bollette energetiche, comprese quelle sulla contabilizzazione del calore per i condomini, per fornire informazioni ai consumatori sull’andamento dei consumi e si promuoverà la generazione locale da fonti rinnovabili, anche tramite comunità energetiche.

Non mancano ovviamente le sfide per riqualificare gli edifici, in particolare dovendo spingere sulla riqualificazione profonda, o deep renovation, che evidenzio nella presentazione insieme ad alcune iniziative di FIRE mirate a superarle.