Caro energia: sfruttiamo l’efficienza energetica

FIRE energy efficiency first

Riporto di seguito il testo di un intervista rilasciata per adnkronos. L’efficienza energetica è un’opzione fondamentale che abbiamo per ridurre la dipendenza dall’estero, l’impatto del caro energia e i costi della transizione energetica. Sta a noi approfittarne, che ci si trovi in famiglia, in un’impresa o in un ente. Vediamo sinteticamente come.

Di fronte al caro bollette, agli obiettivi di transizione ecologica e di sicurezza energetica del Paese, che ruolo può avere l’efficientamento energetico?

Meno energia consumiamo, meno dipendiamo dall’estero, meno necessità abbiamo di investire in nuove centrali e nelle reti, meno elettricità, gas e altri combustibili dobbiamo comprare (e dunque le bollette si alleggeriscono) e, ovviamente, meno emissioni produciamo, sia di gas serra, sia di inquinanti. Aggiungiamo che la filiera nazionale di settore è ampia e interessa il manifatturiero, le costruzioni, i servizi e l’energia e capiamo come la scelta dell’Unione europea di introdurre alcuni anni fa il principio “prima l’efficienza energetica” abbia perfettamente senso. 

Troppo spesso, purtroppo, la politica e i decisori questo principio non lo applicano e l’efficienza energetica se la scordano completamente. Alcuni esempi per capirci. I comuni spengono le luci simbolicamente, ma se negli ultimi anni avessero nominato l’energy manager (lo fa un ente su cinque) e realizzato interventi, l’impatto dei costi energetici sarebbe decisamente più basso. Le imprese si trovano in difficoltà, ma quante volte hanno lasciato le diagnosi energetiche nel cassetto e non hanno realizzato interventi molto convenienti? E venendo al dibattito sul caro energia, quante volte abbiamo sentito parlare di efficienza energetica come soluzione al problema? 

È vero che per rispondere in modo efficace al caro energia e alla transizione energetica l’efficienza energetica non basta e abbiamo bisogno di un insieme di soluzioni – come le rinnovabili, la revisione delle regole dei mercati energetici, e la diversificazione degli approvvigionamenti –, ma penso sia intelligente cogliere la frutta sui rami bassi del nostro frutteto prima di andare a prendere la scala per passare ai rami alti.   

È possibile nell’immediato ridurre i consumi energetici anche con piccoli accorgimenti (sia lato imprese che abitazioni)? Si può quantificare questo risparmio?

Certamente. Se parliamo di famiglie il primo consiglio è di guidare l’auto in modo dolce: si possono ridurre i consumi del 15-20%, il tempo richiesto per lo spostamento cresce molto meno del risparmio, e si arriva a destinazione più rilassati. In casa si possono installare luci a led, se non lo si è già fatto, stare attenti agli sprechi (temperatura invernale oltre i 20°C ed estiva troppo bassa, luci e dispositivi lasciati accesi, trasformatori di corrente sempre attaccati, wi-fi acceso quando non serve, stand-by su dispositivi usati raramente, etc.), seguire i consigli riportati nelle istruzioni dei propri elettrodomestici per un uso ecologico degli stessi, e così via. In rete si trovano diversi “decaloghi” da cui prendere spunto. I risparmi conseguibili dipendono dal livello di efficienza energetica di partenza; possono dunque essere di qualche punto percentuale o decisamente più consistenti. 

Per le imprese non sempre è facile conseguire benefici immediati. In genere i grandi consumatori di energia sono stati più attenti negli anni e dunque fanno più fatica a individuare interventi semplici. Si tratta dunque di imprese che necessitano di un supporto sia per investire, sia per fare fronte a costi energetici non compatibili con i propri bilanci. Questi soggetti rappresentano però una percentuale molto piccola delle imprese italiane (negli elenchi della CSEA gli energivori sono nell’ordine delle 3.500 aziende). Negli altri casi, facendosi aiutare da un energy manager o da un EGE (esperto in gestione dell’energia), è possibile individuare le aree di spreco energetico, ossia i risparmi immediati, e le opportunità di intervento più interessanti e cantierabili in tempi brevi. 

E nel medio lungo-periodo, qual è la direzione da intraprendere (case/imprese)? A che punto siamo?

Per le famiglie è possibile investire in interventi di riqualificazione energetica per tutte le esigenze. Da quelli che riguardano l’involucro edilizio (cappotto, infissi, isolamento di tetto, etc.) a quelli in centrale termica (pompe di calore, sistemi ibridi, etc.), senza dimenticare i sistemi di gestione ottimale del sistema edificio-impianto (building automation e domotica) e la generazione in loco (fotovoltaico, anche tramite comunità energetica, solare termico, sistemi a biomasse). Discorsi simili si possono fare per gli edifici del terziario. Sono tra l’altro disponibili incentivi piuttosto interessanti, dai vari bonus edilizi al conto termico. Certo non è sempre facile trovare le imprese per realizzare interventi subito, ma si può partire dalla ricerca degli sprechi, pianificando nel frattempo la ristrutturazione (a livello di appartamento, casa singola o intero edificio). In questo caso i risparmi conseguibili possono essere davvero rilevanti e si ottengono grandi benefici in termini di comfort, sicurezza e valorizzazione dell’immobile.

Per le imprese si tratta di mettere a punto una strategia di intervento su efficienza energetica e fonti rinnovabili di medio periodo, accorpando gli interventi con pay-back time breve e lungo, in modo da ottenere il recupero dei capitali in tempi accettabili. Attraverso un energy management adeguato, meglio ancora un sistema di gestione dell’energia certificato ISO 50001, è possibile conseguire risparmi energetici crescenti negli anni (insieme a benefici rilevanti nell’ottica della sostenibilità, ma anche della produttività, della riduzione dei rischi e dei costi, della competitività). Si può però andare oltre l’efficientamento dei processi e delle flotte aziendali. In FIRE sono anni che cerchiamo di promuovere un approccio più integrato e ampio, che metta insieme il core business aziendale con varie dimensioni della gestione delle risorse e della sostenibilità nella progettazione e realizzazione di prodotti e servizi. Attraverso una collaborazione fruttuosa fra le diverse funzioni aziendali è possibile produrre proposte di valore imperniate su efficienza nell’uso delle risorse, sostenibilità e circolarità per i propri prodotti e servizi. Ci sono enormi spazi di manovra che potrebbero portare a ridurre la domanda di energia nei prossimi anni, offrendo nel contempo un’esperienza migliorata a consumatori e clienti e garantendo la crescita degli affari.